"La Fondazione Caponnetto incuriosita dal numero elevato di vetture NCC provenienti da diverse realtà italiane si è interessata al problema. E' emersa la presenza di abusivi, e di NCC che provenivano da paesini fuori regione che in violazione alle norme di legge circolavano tranquillamente in ...città,senza alcun controllo delle tariffe. Tale fatto danneggia gli NCC di Firenze ed i Tassisti. Negli ultimi tempi i controlli sono aumentati." (Rapporto 2009, Fondazione Antonino Caponnetto)
A Roma il fenomeno è stato più volte ricostruito da inchieste mediatiche. Oggi ve n'è una anche su Milano:
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?13103
venerdì 8 aprile 2011
giovedì 7 aprile 2011
Trascrizione dell'informativa unitaria per la conferenza stampa di presentazione dell'UNIONE FIORENTINA TAXI
Buongiorno agli intervenuti.
Con questa conferenza stampa intendiamo comunicare alla Città, alle Istituzioni ed alla Stampa la nascita del nuovo organismo unitario di rappresentanza sindacale per il settore taxi fiorentino.
Esso si chiamerà UNIONE FIORENTINA TAXI e mira a configurarsi come l'organismo principale di rivendicazione, tutela e promozione dei diritti e degli interessi dei lavoratori del settore taxi.
La genesi che ha portato le quattro principali e storiche sigle sindacali del settore (per ordine alfabetico), Sitafi, Uil, Unica Cgil e Uritaxi, a questo passo, è caratterizzata dalla presa d'atto della maturazione in Italia, in Europa ed in generale nel mondo occidentale, di un pericoloso sentimento anti-sindacale ed anti-lavorista da parte delle cosiddette classi dirigenti.
In qualche modo, anche Firenze ci è parsa tutt'altro che esente dal diffondersi di questo virus, che niente di buono prospetta per il lavoro; lavoro che, non è evidentemente inutile ricordarlo, rappresenta insieme al lavoratore il perno sostanziale del nostro ordine costituzionale, visto che è il protagonista indiscusso dei primi articoli della nostra Costituzione.
In una società dove si tenta, invero con non pochi successi, di diffondere la malsana idea per cui le stelle polari a cui l'ordine politico-economico-sociale debba guardare siano consumo e consumatore (idee proprie del liberismo economico centrato sullo sfruttamento del lavoro a basso costo, le deregolamentazioni e le delocalizzazioni), avvertiamo il dovere di affermare che se non esiste – proprio come i nostri costituenti avevano compreso – la primaria tutela e promozione di lavoro e lavoratore, non può esistere alcun buon consumo e consumatore. Crediamo che a questo debba mirare l'ordine politico che ci siamo dati a livello nazionale e locale.
Le difficoltà che va incontrando il mondo del lavoro, riguardano ovviamente anche il settore taxi. Siamo di fronte ad una costante contrazione della redditività del lavoro, procurata dalla morsa della progressiva diminuzione della domanda di servizio (questo trimestre è stato segnato il record negativo) e dal continuo aumento dei costi d'impresa (ricordiamo a titolo d'esempio l'aumento del cosap del 40%, e l'aumento dell'indice dei prezzi per i trasporti del 4,1% secondo l'ultimo rapporto Confartigianato).
Tutto questo ci obbliga a superare le divergenze e le specificità – invero assolutamente minoritarie - di ogni singola sigla sindacale, ed a fare fronte comune partendo dai punti che rappresentano il nocciolo duro per ogni impresa taxi: la difesa della legalità, una viabilità sicura e snella, un costante avanzamento tecnologico del settore, la tutela dell'impresa taxi e la difesa dalla societarizzazione, il divieto del cumulo delle licenze, il contenimento del carico fiscale, l'efficiente gestione delle risorse d'impresa.
E lo facciamo costituendo un organismo che non è più solo sintesi delle organizzazioni costituenti (come era lo storico CUT) ma attraverso libere elezioni, in cui tutti i tassisti sono elettori e eleggibili, si crea uno strumento sindacale che diviene rappresentativo di tutto l’universo del tassismo fiorentino, che quindi non può essere indicato come una parzialità del settore ma diviene oggettivamente l’unico interlocutore sindacale per gli Enti locali, per le istituzioni, per altri vettori del trasporto pubblico locale.
L'industria taxi è un settore che fa gola a grossi apparati imprenditoriali oramai da qualche anno.
Proprio qui da Firenze contribuimmo più di altri a svelare il gioco che si celava dietro il tentativo di liberalizzazione dei taxi, ossia il suo progressivo trasferimento da un settore centrato su tante piccole imprese che fanno sistema grazie all'associazione cooperativistica (che ricordiamo è promossa dal nostro costituente) ad un più o meno ristretto oligopolio dei soliti gruppi finanziari nazionali ed esteri, che si stanno spartendo il paese (ed invero il pianeta) dalla metà degli anni '90, quando anche in Italia partì la sciagurata stagione delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni.
Noi, dunque, abbiamo ben chiaro chi sia il nostro nemico e come questo agisca, grazie ai suoi molteplici tentacoli:
1- la primazia della forza finanziaria;
2 - la disinformazione prodotta da taluna stampa controllata;
3 - l'asservimento di taluni politici.
Abbiamo accennato alle difficoltà che in questo momento incontra il settore ed abbiamo fatto riferimento alla morsa dell'aumento dei costi d'impresa e della contrazione della domanda di servizio.
Alla luce di ciò rinnoviamo all'Amministrazione fiorentina le nostre legittime istanze:
1 – nel 2010 l'inflazione del settore trasporti è stata del 4,1% (all'incirca il doppio di quella sui prezzi generali al consumo): il carburante ha avuto aumenti a due cifre e l'Amministrazione stessa non ci ha aiutato con quell'insensato carico come il cosap che viene a gravare su un servizio pubblico che per obbligo e non per scelta ha degli spazi di sosta. A questo proposito ricordiamo all'Amministrazione ed in particolare all'Assessorato allo sviluppo economico che è scaduto in questi giorni quell'aggiornamento Istat della tariffa (riconosciuto ad ogni lavoratore di qualsiasi settore) che da tre anni, per senso di responsabilità, la categoria tiene fermo, che non rappresenta come si è voluto vendere all'opinione pubblica un aumento della tariffa, ma un recupero in costante deficit su costi d'impresa che aumentano a velocità tripla (si rifletta appunto sul dato che per un triennio ci spetta per regolamento comunale un aumento tariffario di circa il 5%, mentre per un solo anno l'aumento dei costi di settore è stato come già detto, almeno del 4,1%).
Dunque, possiamo legittimamente porre la questione di un adeguamento in quanto la situazione dei costi sta precipitando.
Per inciso, in relazione al calo di lavoro che si sta accentuando nel primo trimestre 2011, dopo un trend di stabilizzazione – pur nel ribasso – avutosi nel 2010, ci chiediamo secondo quale raziocinio e senso del giusto, si possa minimamente pensare di ampliare ancora il numero delle aziende taxi o a modificare le ore di lavoro attualmente in essere se non nel quadro di sperimentazioni nella organizzazione del lavoro della categoria.
2 – Rinnoviamo l'attenzione sull'applicazione della normativa di settore, volta in particolare a tutelare utenti e lavoratori del trasporto locale da quelle forme di abusivismo perpetrate in modo sistematico da molti noleggi con conducente provenienti da fuori comune.
Ricordiamo casi già più volte denunciati: i noleggi con conducente devono sostare presso la propria autorimessa e non presso via Roma, via Calimala, di fronte agli hotel, alla stazione o all'aeroporto procacciando clienti in modo illegale; i noleggi con conducente, laddove siano fuori dalla propria autorimessa devono avere una specifica commessa di viaggio documentata secondo quanto previsto dalla legge quadro 21 del 1992 come rinnovata nel 2010.
Per ovviare ai fenomeni di truffa a danno dell'utenza, invitiamo ancora una volta l'Assessorato allo sviluppo economico a sensibilizzare gli albergatori per dare pubblicità alle nostre tariffe; altresì lo invitiamo ancora una volta a rendere più conoscibili le nostre tariffe soprattutto a favore dell'utenza turistica che è la più raggirabile, e nei cui confronti si gioca la grande partita dell'immagine e della credibilità della nostra industria turistica. Perchè non realizzare quello che è stato fatto ad esempio a Roma? Ci riferiamo ai totem informativi, ad un sito internet comunale che pubblicizza con precisione e trasparenza il servizio taxi, ed altro.
L'abusivismo e le truffe nel settore del trasporto persone sono fenomeni vivi e vegeti a Firenze, come ci ricorda anche la Fondazione Antonino Caponnetto, ma un muro di gomma lo nasconde con danni gravissimi per la nostra complessiva industria turistica.
Noi come settore taxi stiamo da anni lavorando su questo fronte, ma il grosso del problema, ci permettiamo di affermare con assoluta convinzione, non riguarda il settore taxi, ma altri vettori.
3 – Nel ribadire la necessità di un aumento della superficie stradale destinata a corsie preferenziali, un ringraziamento particolare e sentito va all'Assessorato alla mobilità, all'Assessore Mattei ed a tutta la sua squadra, per la competenza e l'umanità più volte dimostrate nel rivedere la viabilità cittadina.
Non sempre in questi mesi i risultati sono stati ottimali, ma questo lo imputiamo non tanto alle capacità dell'Assessorato quanto alla mastodontica difficoltà prodotta alla viabilità dalla pedonalizzazione del Duomo (positiva in sé stessa, ma con riflessi in termini di vivibilità delle aree circumnaviganti, assai deleteri per il quotidiano di tanti cittadini). Anzi, le soluzioni adottate ci hanno talvolta meravigliato per l'intelligenza e diremmo quasi la genialità.
Ci dà gioia e ci è dovuto, dunque, rendere in questa occasione pubblico merito a tutta la squadra dell'Assessorato alla mobilità.
4 – Infine, lo sviluppo dell'attività, concertato con l’Amministrazione e con l’azienda cittadina del trasporto pubblico locale è un altro spaccato delle nostre riflessioni e della nostra proposta.
Alcuni anni fa in sinergia con ATAF realizzammo una importante esperienza di servizio taxi integrato su particolari linee dell’azienda cittadina.
Perchè non pensare – anche criticamente, per migliorarla - a quella esperienza in un momento in cui il taglio delle risorse al TPL fa presagire pesanti ridimensionamenti nell’offerta di servizio da parte dell’azienda tramviaria.
Il taxi potrebbe essere sinergicamente utilizzato nelle fasce notturne, sulle linee deboli, su particolari servizi quali il trasporto ai cimiteri e alle cappelle mortuarie, od altri individuabili.
Ugualmente sono ulteriormente da sviluppare i servizi dedicati a particolari settori quali i giovani e gli anziani nonchè i portatori di handicap.
Altro tema da approfondire è il contributo che la flotta taxi può dare nell’area della ZTL.
Sono alcuni mesi che le relazioni sindacali tra la categoria e l’Amministrazione si sono raffreddate; noi non vogliamo aprire una diatriba filosofica sui metodi di confronto; a noi interessano le cose concrete, affrontare i problemi, cercare di risolverli, per il bene della Città e del servizio in modo primario, perchè il bene del lavoratore tassista è solo una proiezione di quel miglioramento.
La nascita di una nuova organizzazione unitaria rappresentativa di tutto l’universo della categoria può essere un incentivo a riaprire il confronto, un dialogo che noi auspichiamo.
E' con questo auspicio che concludiamo questa informazione ringraziando tutti gli intervenuti per l'attenzione dataci.
martedì 5 aprile 2011
TAXI: FIRENZE, NUOVO RECORDO NEGATIVO PER IL SETTORE
Firenze, 27 marzo 2010.
Dopo alcuni tenui spiragli di luce visti nel secondo semestre 2010, l'inizio del 2011 fa segnare per il settore taxi nuovi record negativi per la domanda di servizio.
Infatti, se il primo trimestre 2010 aveva portato storici record negativi, il primo trimestre 2011 segna livelli ancor più bassi di un ulteriore 3%. Ciò, anche conseguentemente al nuovo calo del turismo registrato a Firenze, è aggravato dal continuo crescere dei costi di gestione, con particolare riferimento a quello del carburante.
La categoria dopo tre anni consecutivi di crollo della domanda di servizio, richiama l'attenzione dell'Amministrazione comunale fiorentina, affinchè si adoperi per un sostegno concreto in aiuto del settore, adottando specifiche e strutturali politiche di rilancio.
L'Unione Fiorentina Taxi
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