giovedì 15 aprile 2010
A braccetto con la ragione
Firenze, 14.04.10 - Nelle ultime ore la disinformatia si è messa all'opera: la parola d'ordine è “Uritaxi va a braccetto con l'Amministrazione!”. Il bello è che questa solita opera di disinformazione è attuata da coloro i quali sono andati a braccetto con le amministrazioni precedenti; quelle amministrazioni che hanno tollerato il radicamento degli n.c.c. irregolari sul territorio; consentito l'avvio del fenomeno dei bus turistici senza che fosse sfruttata l'opportunità per la categoria di parteciparne; contribuito, in modo più o meno diretto, a creare il papocchio relativo alle licenze “S”.
Circa quest'ultimo punto, abbiamo sul capo la spada di Damocle di una sentenza del Consiglio di Stato, che se arrivasse, aprirebbe un disastroso scenario.
Oggi, abbiamo un'Amministrazione che, diversamente da quelle che erano le nostre stesse aspettative iniziali, ha dimostrato un insolito decisionismo. Siccome questa Amministrazione fino al 2013 almeno, sarà il primo interlocutore con cui avremo a che fare, ritengo che a prescindere dalle simpatie politiche, si debba avere sistematicamente un approccio costruttivo: per il bene dei tassisti e per il bene della Città. Questo non implica l'obbedienza alle ingiustizie. Nessuna ingiustizia sarà tollerata!
In una fase storica in cui il fenomeno della concertazione – che è un fenomeno co-decisionale per essenza – è stato dichiarato superato, è chiaro che non si decide più insieme, ma al massimo, si viene interpellati in via consultiva. Personalmente, sono piuttosto disincantato dal mito della concertazione, che, se rimesso ad un'analisi di principio e storica (dal protocollo Ciampi in poi), non può esser considerato un fenomeno positivo in quanto fraudolentemente legato all'inflazione nominale piuttosto che a quella reale.
Dunque, lo urlo a rappresentati e rappresentanti: i sindacati vengono solo consultati! Per esser oltre che consultati, anche autenticamente ascoltati, bisogna che autenticamente si voglia dialogare con l'Amministrazione. Quando nella “lista della spesa” che presentiamo a degli assessori, si richiedono i bagni per i tassisti, è auto-evidente che non si è portatori di un autentico spirito di dialogo, ma si stanno facendo i capricci. Quando ci presentiamo di fronte a delle istituzioni – come successo con l'incontro del 12 c.m. – e ci si permette di rivolgerci con esternazioni del tipo “ma che ci prendete per il culo!”, “te tu ti devi mettere nel capo”, od altro, ritengo che si fomenti nell'interlocutore una insana voglia di rivalsa, che però – è bene ricordarlo – non ricade semplicemente sul “coraggioso” che si è posto in quei modi, ma su un'intera massa di lavoratori.
Il quadro politico di fondo, all'interno del quale rischiamo di essere intrappolati, è piuttosto critico. Vi sono una serie di spari incrociati, dove nel mezzo rischiamo di finirci noi.
Ieri sono stato chiamato da un giornale locale affinchè potessi intervenire con una dichiarazione ufficiale. Alla luce della situazione emersa tra il 12 ed il 13 c.m., ho ritenuto inopportuno intervenire. Rispondere colpo su colpo non ci aiuta, perchè non ci fa risalire all'origine dei problemi. L'Amministrazione, intorno a questa storia delle licenze “S”, è in seria difficoltà, ed il prezzo della sua difficoltà rischiamo di pagarlo noi. E' dunque nostro interesse fare in modo che essa individui un modo efficacie, grazie a cui togliere le castagne dal fuoco. Allo stato attuale, nessuno sa, se essa lo abbia individuato. Venerdì dovremmo conoscere l'indirizzo ufficiale dell'Amministrazione. Fino a quel momento ogni chiacchiera servirà soltanto a creare caos tra i lavoratori.
Circa l'accusa che mi rivolge l'Unica Taxi – Cgil, di tacere in merito alle “problematiche ed affermazioni” fatte dal Vicesindaco Nardella, la cosa è vera e così motivabile: 1) sulla possibilità di concessioni da fare alle licenze “S”, sono vincolato dall'Assemblea Uritaxi (anche le altre rappresentanze sindacali si sono fatte vincolare?); 2) le 60 licenze “S” chiedono insistentemente più ore radio a causa della carenza di lavoro che colpisce tutta la categoria (e non solo le “S”): mi sono già più volte espresso sia dal punto di vista morale che dal punto di vista economico, sulla inopportunità di questa insistenza.
La mia lettera al Vicesindaco Nardella, ribalta coscientemente l'ordine dei temi, mettendo al primo punto la questione dello sviluppo e proponendo progetti concreti. Infatti, come più volte ho ripetuto negli ultimi due anni, dobbiamo ricreare le condizioni di redditività oraria per risolvere i problemi di tutta la categoria. Se ciò viene raggiunto, saranno i titolari delle licenze “S”, i primi a placare l'insistenza delle loro richieste. Parallelamente, se il lavoro torna a crescere, saranno i titolari di licenze “O”, i primi a veder come opportuno un progressivo allineamento delle “S”, prima che l'Amministrazione decida di emetter nuove licenze. Non si veda tutto ciò come utopistico: su piccoli numeri come sono i quantitativi taxi, come bastano piccoli cali in termini assoluti per veder crollare il lavoro, così bastano piccoli aumenti in termini assoluti per veder riesplodere il lavoro.
Dunque, ricapitolando: in merito alla sentenza del Consiglio di Stato, sia l'Amministrazione ad agire efficacemente (noi abbiamo più volte invitato la categoria a dotarsi di uno studio legale; nell'inazione, vi abbiamo proceduto con le nostre forze); in merito alle 60 licenze “S” in attività, l'Amministrazione adotti progetti di sviluppo ed i problemi saranno risolti automaticamente.
Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Firenze
martedì 13 aprile 2010
Sviluppo, legalità, efficienza.
Firenze, 13 aprile 2010.
Egr. Vicesindaco Nardella,
sulla scorta dell'incontro di ieri, cerco di delineare il quadro della situazione.
Siamo appena entrati nella stagione turistica, quella che per i lavoratori del settore taxi dovrebbe consentire di mediare la magra autunnale ed invernale. Alla luce di ciò, l'occasione di incontro avutasi ieri, poteva essere d'oro, per parlare di ciò che all'o.d.g. Lei stesso aveva posto: 1) aspetti inerenti alla mobilità ed aree di sosta e problematiche relative al noleggio con conducente; 2) erogazione del servizio ed attivazione iniziative promozionali dell’Amministrazione comunale.
Partirò dallo sviluppo, in quanto a tal riguardo la discussione è stata sostanzialmente nulla ed, ancora una volta, si è passata circa metà del tempo a parlare di questioni burocratiche, delle cui parti determinanti, non è ancora chiaro cosa fare.
Se noi dessimo impulso immediato alla concretizzazione della delibera consiliare sulla trasparenza delle tariffe, avremmo già contribuito a colpire alla radice più problemi: le forme di raggiro del turismo che tanto danno recano alla Città; il calo del lavoro del settore taxi.
Avrei voluto presentarLe – lo faccio ora – un progetto e-commerce – all'interno della categoria più semplicemente conosciuto come “progetto internet” – che sareste in Italia i primi a patrocinare, promuovere, (magari) finanziare. Esso non è un semplice progetto informativo. Esso mira a fare branding in merito al marchio “Firenze” oltre a quello “taxi” o “Florence Taxi”. Esso potrebbe riguardare tutta la categoria (Socota, Cotafi, InTaxi, licenze “O”, licenze “S”, singoli e conduttori). Esso necessiterebbe di: 1) un sito web dedicato; 2) una serie di partnership con gli operatori del turismo on line ed off line; 3) un promoter professionale che implementi e curi gli accordi; 4) del personale (hostess o steward) per l'accoglienza all'aeroporto ed alle stazioni, da reperire nella forma del tirocinio presso gli istituti di formazione competenti.
Così il livello amministrativo, il settore taxi, quello turistico e quello formativo, sarebbero tutti uniti dal collant della tecnologia internet, in un progetto comune dove si fa sistema e si crea sviluppo grazie alla direzione d'orchestra del Suo Assessorato.
Questo progetto lo avevo personalmente seguito, ottenendo il consenso di tutte le rappresentanze, ma poi si è fermato per motivi di deficit di lungimiranza e di coraggio.
Ieri ho avuto fugaci trenta secondi circa, per accennarle la cosa, resi esausti dalle altre questioni.
Ritengo che se lavorassimo di più ai progetti di sviluppo, ogni altro problema diverrebbe secondario. La stessa insistente richiesta delle licenze “S” di avere più ore radio, verrebbe automaticamente assorbita o resa opportuna, dalla maggior domanda di servizio oraria che avremmo grazie a quelli.
L'incontro, invece, ha primariamente sviscerato, di fronte all'opportuna presenza dell'Ass. Mattei, alcune problematiche di mobilità: via dell'Oriuolo, via Valfonda, le aree di sosta. In merito a queste ultime, talune rappresentanze hanno avanzato addirittura la richiesta, definiamola naif, di avere dei bagni.
In generale, direi che nel settore del trasporto persone dobbiamo far tornare a dominare un principio di legalità e di efficienza.
In merito alla legalità, per le questioni 1) aree di sosta (posteggi taxi), 2) vettori alternativi (n.c.c. ed auto di cortesia in particolare), 3) vettori non alternativi ma che si presentano come tali (risciò), siamo di fronte ad un deficit che non aiuta il servizio pubblico taxi del Comune di Firenze. Circa i punti 2) e 3), possiamo rilevare un generale quadro di illegalità, come elemento decisivo per la stessa vita del fenomeno.
Se non visualizziamo questo principio di legalità non possiamo, in via sistematica, concretizzare quelle azioni necessarie ad una corretta funzionalità di tutto il settore del trasporto persone. Dunque, in concreto, le aree di sosta taxi devono essere ben tratteggiate, ed i veicoli non autorizzati lì presenti devono essere sanzionati e/o rimossi; gli n.c.c. autorizzati da comuni diversi da quello fiorentino, se posteggiano in rimesse presenti sul suolo fiorentino devono essere sanzionati (la polizia amministrativa segue un taxi durante tutto il tragitto di un servizio, così la stessa cosa può fare con un n.c.c.); agli n.c.c. deve esser chiesto conto di una commessa di servizio documentabile, proprio come al vigile il tassista che vuole prelevare qualcuno all'interno di piazza Duomo, documenta la richiesta di servizio tramite il dispositivo elettronico. Tutto ciò per dire che se i controlli si vogliono fare, si possono fare già alla luce dell'attuale legge 21/92. Lo stesso vale per i risciò, la cui sostenibilità economica è consentita soltanto dall'illecita richiesta di un corrispettivo mascherato nominalmente dal termine mancia (a titolo di verifica, si provi a dare una cifra inferiore agli 8 euro), proprio perchè il fulcro del fenomeno, tra tutti gli escamotage normativi di contorno, non è lecito.
In merito ad alcuni di questi punti, possiamo già rilevare i primi interventi amministrativi.
Circa l'efficienza del servizio, continuiamo a ripetere che serve poter circolare, ma ben comprendiamo che il piano delle preferenziali di cui hanno parlato anche le testate locali, non possa essere attuato finchè non diverrà definitiva la viabilità del trasporto pubblico di linea. D'altra parte, sempre in merito all'efficienza del servizio, il lavoratore deve contraddistinguersi per la cortesia nei confronti dell'utenza, e ben possiamo comprendere che dubbi in merito all'effettività della stessa abbiate, quando, come rappresentanze, ci poniamo di fronte a Voi in modo che definire colorito è eufemistico.
Augurando un buon lavoro, cordialmente saluto.
Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Firenze
P.S.: Le allego le foto del posteggio taxi di via Roma, al di fuori del quale stamani ho lasciato la mia vettura taxi (passibile di multa), perchè in quello vi erano indebitamente posteggiati un furgone ed un n.c.c.
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