martedì 13 aprile 2010
Sviluppo, legalità, efficienza.
Firenze, 13 aprile 2010.
Egr. Vicesindaco Nardella,
sulla scorta dell'incontro di ieri, cerco di delineare il quadro della situazione.
Siamo appena entrati nella stagione turistica, quella che per i lavoratori del settore taxi dovrebbe consentire di mediare la magra autunnale ed invernale. Alla luce di ciò, l'occasione di incontro avutasi ieri, poteva essere d'oro, per parlare di ciò che all'o.d.g. Lei stesso aveva posto: 1) aspetti inerenti alla mobilità ed aree di sosta e problematiche relative al noleggio con conducente; 2) erogazione del servizio ed attivazione iniziative promozionali dell’Amministrazione comunale.
Partirò dallo sviluppo, in quanto a tal riguardo la discussione è stata sostanzialmente nulla ed, ancora una volta, si è passata circa metà del tempo a parlare di questioni burocratiche, delle cui parti determinanti, non è ancora chiaro cosa fare.
Se noi dessimo impulso immediato alla concretizzazione della delibera consiliare sulla trasparenza delle tariffe, avremmo già contribuito a colpire alla radice più problemi: le forme di raggiro del turismo che tanto danno recano alla Città; il calo del lavoro del settore taxi.
Avrei voluto presentarLe – lo faccio ora – un progetto e-commerce – all'interno della categoria più semplicemente conosciuto come “progetto internet” – che sareste in Italia i primi a patrocinare, promuovere, (magari) finanziare. Esso non è un semplice progetto informativo. Esso mira a fare branding in merito al marchio “Firenze” oltre a quello “taxi” o “Florence Taxi”. Esso potrebbe riguardare tutta la categoria (Socota, Cotafi, InTaxi, licenze “O”, licenze “S”, singoli e conduttori). Esso necessiterebbe di: 1) un sito web dedicato; 2) una serie di partnership con gli operatori del turismo on line ed off line; 3) un promoter professionale che implementi e curi gli accordi; 4) del personale (hostess o steward) per l'accoglienza all'aeroporto ed alle stazioni, da reperire nella forma del tirocinio presso gli istituti di formazione competenti.
Così il livello amministrativo, il settore taxi, quello turistico e quello formativo, sarebbero tutti uniti dal collant della tecnologia internet, in un progetto comune dove si fa sistema e si crea sviluppo grazie alla direzione d'orchestra del Suo Assessorato.
Questo progetto lo avevo personalmente seguito, ottenendo il consenso di tutte le rappresentanze, ma poi si è fermato per motivi di deficit di lungimiranza e di coraggio.
Ieri ho avuto fugaci trenta secondi circa, per accennarle la cosa, resi esausti dalle altre questioni.
Ritengo che se lavorassimo di più ai progetti di sviluppo, ogni altro problema diverrebbe secondario. La stessa insistente richiesta delle licenze “S” di avere più ore radio, verrebbe automaticamente assorbita o resa opportuna, dalla maggior domanda di servizio oraria che avremmo grazie a quelli.
L'incontro, invece, ha primariamente sviscerato, di fronte all'opportuna presenza dell'Ass. Mattei, alcune problematiche di mobilità: via dell'Oriuolo, via Valfonda, le aree di sosta. In merito a queste ultime, talune rappresentanze hanno avanzato addirittura la richiesta, definiamola naif, di avere dei bagni.
In generale, direi che nel settore del trasporto persone dobbiamo far tornare a dominare un principio di legalità e di efficienza.
In merito alla legalità, per le questioni 1) aree di sosta (posteggi taxi), 2) vettori alternativi (n.c.c. ed auto di cortesia in particolare), 3) vettori non alternativi ma che si presentano come tali (risciò), siamo di fronte ad un deficit che non aiuta il servizio pubblico taxi del Comune di Firenze. Circa i punti 2) e 3), possiamo rilevare un generale quadro di illegalità, come elemento decisivo per la stessa vita del fenomeno.
Se non visualizziamo questo principio di legalità non possiamo, in via sistematica, concretizzare quelle azioni necessarie ad una corretta funzionalità di tutto il settore del trasporto persone. Dunque, in concreto, le aree di sosta taxi devono essere ben tratteggiate, ed i veicoli non autorizzati lì presenti devono essere sanzionati e/o rimossi; gli n.c.c. autorizzati da comuni diversi da quello fiorentino, se posteggiano in rimesse presenti sul suolo fiorentino devono essere sanzionati (la polizia amministrativa segue un taxi durante tutto il tragitto di un servizio, così la stessa cosa può fare con un n.c.c.); agli n.c.c. deve esser chiesto conto di una commessa di servizio documentabile, proprio come al vigile il tassista che vuole prelevare qualcuno all'interno di piazza Duomo, documenta la richiesta di servizio tramite il dispositivo elettronico. Tutto ciò per dire che se i controlli si vogliono fare, si possono fare già alla luce dell'attuale legge 21/92. Lo stesso vale per i risciò, la cui sostenibilità economica è consentita soltanto dall'illecita richiesta di un corrispettivo mascherato nominalmente dal termine mancia (a titolo di verifica, si provi a dare una cifra inferiore agli 8 euro), proprio perchè il fulcro del fenomeno, tra tutti gli escamotage normativi di contorno, non è lecito.
In merito ad alcuni di questi punti, possiamo già rilevare i primi interventi amministrativi.
Circa l'efficienza del servizio, continuiamo a ripetere che serve poter circolare, ma ben comprendiamo che il piano delle preferenziali di cui hanno parlato anche le testate locali, non possa essere attuato finchè non diverrà definitiva la viabilità del trasporto pubblico di linea. D'altra parte, sempre in merito all'efficienza del servizio, il lavoratore deve contraddistinguersi per la cortesia nei confronti dell'utenza, e ben possiamo comprendere che dubbi in merito all'effettività della stessa abbiate, quando, come rappresentanze, ci poniamo di fronte a Voi in modo che definire colorito è eufemistico.
Augurando un buon lavoro, cordialmente saluto.
Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Firenze
P.S.: Le allego le foto del posteggio taxi di via Roma, al di fuori del quale stamani ho lasciato la mia vettura taxi (passibile di multa), perchè in quello vi erano indebitamente posteggiati un furgone ed un n.c.c.
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