La grande manipolazione culturale creata dalla fine degli anni '60 è quella per cui l'economia debba essere rimessa alla famosa "mano invisibile" di Adam Smith, piuttosto che alle coscienti scelte del regolatore politico. Tutta la ricostruzione post-bellica e le Costituzioni da cui essa è partita, è invece il rifiuto di questa falsità, dietro cui in realtà si cela la legge del più forte. Oggi, è con il termine liberalizzazione che si vende questa legge, a tutto dispetto della crescita dell'economia fisica e di un ordine più giusto.



giovedì 11 novembre 2010

Tiro al bersaglio

Ultimamente alcune rappresentanze di categoria sono uscite dal torpore che le contraddistingue e stanno continuamente attaccando e cercando di screditare Uritaxi ed in particolare Claudio Giudici. Credo, anzi sono certo, che Claudio si difenda benissimo da solo, però per ricordarlo ai più distratti volevo fare una cronostoria dell’operato di Uritaxi e di Claudio Giudici.

Come ben sapete Uritaxi nasce durante la manifestazione di Roma contro il decreto Bersani. Claudio, pur svolgendo tutt'altra attività professionale, venne invitato ad un tavolo di categoria che raccoglieva quasi tutte le principali sigle sindacali nazionali, per illustrare la sua contro-analisi allo studio-farsa della Banca d’Italia sul settore taxi. Quello studio fu determinante, nell'aggiungersi all'operato di Bittarelli e di tutti i tassisti italiani che parteciparono allo sciopero, perchè rappresentò quella base concettuale che non avevamo – altrimenti non vi sarebbe stato il bisogno di invitare Claudio a Roma – ; quello studio fu fatto girare tra giornalisti e politici, e fece cadere l'unanimità delle forze (in particolare di Rifondazione Comunista) a sostegno della liberalizzazione del settore da parte del Governo Prodi.

Veniamo adesso a quello che è stato fatto nella nostra Città:

1) Il comune di Scandicci voleva rilasciare 8 autorizzazioni ncc che avrebbero lavorato sicuramente a Firenze: grazie all’azione di Uritaxi, o meglio di Claudio, che è andato in Camera di commercio, si è fatto dare i dati sulle numerose aziende chiuse nell’ultimo biennio e li ha consegnati agli assessori del comune di Scandicci; così, le autorizzazioni ncc rilasciate sono state soltanto 2.

2) Sulle licenze “S” siamo sempre stati chiari e la nostra posizione è stata adottata da entrambe le cooperative, più per una sommossa di piazza che per condivisione della stessa.

3) Sul fronte ncc, abbiamo a livello locale ispirato la delibera comunale per la trasparenza delle tariffe (purtroppo applicata solo in piccolissima parte).

4) Sempre sul fronte ncc, avevamo ideato il “progetto internet” per aggirare la concorrenza sleale, convinto tutte le dirigenze che lo avevano votato (per ben due volte), ma poi esso si è trasformato, in una cooperativa in un piacevole sito web (ma non adatto al commercio elettronico), nell'altra cooperativa in un blog fermo al maggio scorso (!), ed un po' di soldi sprecati in pubblicità su internet.

5) Gli steward a stazione ed aeroporto, che per chi è “saggio” potevano rappresentare un modello operativo, sono invece stati immediatamente fatti saltare grazie ad ammonimenti e pretestuose polemiche, solo perché la scritta Uritaxi sulla pettorina dava fastidio o generava gelosie.

6) I risciò sono stati bloccati grazie alle nostre denunce a Comune, autorità, media, e all’azione di due nostri iscritti; oggi, grazie ad una nuova normativa di favore, ne circolano soltanto 4.

7) Le convenzioni fatte con carrozzeria, gommaio, legale e altre pronte per essere concluse.

8) La strutturazione di mezzi informativi per la categoria, come il bollettino nazionale Il Tassista e come i continui comunicati volti ad informare gli associati e la categoria.

9) Un modo trasparente di gestire il sindacato, grazie ad un costante lavoro di squadra, che prosegue l'opera iniziata da Walter Catanese: nell’ultima assemblea abbiamo presentato il bilancio e finanziato l'avvio della procedura tributario-legale per l'impugnativa del COSAP.

Sicuramente possiamo fare di più e possiamo fare di meglio; abbiamo sicuramente fatto degli errori e probabilmente ne rifaremo, tuttavia, lavorando contro-corrente sia sul fronte esterno alla categoria che su quello interno, a noi risulta difficile elogiare chi da anni vive nell’immobilismo e denigra chi ha destabilizzato degli equilibri decennali. Dimenticavo: nell’ultimo anno Uritaxi ha accresciuto del 70% i propri iscritti e questo a qualcuno dà tremendamente fastidio.

Barchielli Tiziano - Mosca 1 - Vicepresidente Uritaxi Firenze

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