La grande manipolazione culturale creata dalla fine degli anni '60 è quella per cui l'economia debba essere rimessa alla famosa "mano invisibile" di Adam Smith, piuttosto che alle coscienti scelte del regolatore politico. Tutta la ricostruzione post-bellica e le Costituzioni da cui essa è partita, è invece il rifiuto di questa falsità, dietro cui in realtà si cela la legge del più forte. Oggi, è con il termine liberalizzazione che si vende questa legge, a tutto dispetto della crescita dell'economia fisica e di un ordine più giusto.



giovedì 7 luglio 2011

Cgil converrà con noi che allarmare inutilmente i tassisti sia meschino

Rispondo al documento di Unica taxi Cgil che mi tira in ballo in relazione al nostro comunicato “tranquillizzatorio” relativo alla fantomatica liberalizzazione del settore. Invero, da parte nostra non ci siamo riferiti espressamente ad essa, non avendone gli elementi. Tuttavia, excusatio non petita accusatio manifesta.


Secondo Unica taxi Cgil non vi sarebbe stata alcuna disinformazione ed il nostro documento sarebbe comprensibile solo alla luce della “venerazione” che il sottoscritto avrebbe per Tremonti.

Procediamo per gradi.

Il problema è stato che i colleghi, iscritti e non ad Uritaxi, ci hanno inondato di telefonate allarmate per una presunta liberalizzazione di cui la bozza di manovra finanziaria non parlava e di cui si andava parlando in piazza. Come fatto subito presente ai colleghi, la bozza parlava esplicitamente di “professioni”e dunque non poteva riguardarci, perché non rientriamo tra il novero giuridico delle professioni. Non è un caso che la bozza di manovra precisasse quali professioni ne fossero escluse (avvocati, architetti, commercialisti, farmacisti, autotrasportatori ed altre); non a caso tutte professioni obbligate alla tenuta di un albo (sì esiste anche l'albo degli autotrasportatori!).

Ma allora il Presidente nazionale Uritaxi Loreno Bittarelli – visto che questo Unica Taxi Cgil precisa – perchè aveva convocato il Parlamentino taxi? Perchè lui quel giorno si trovava lontano da Roma, ed era anch'egli stato colto da una caterva di telefonate che gli dicevano che qualcuno in piazza stava facendo il birbone diffondendo allarmismo tra i colleghi. Pur rilevando sin da subito che la bozza di manovra finanziaria, parlando di “professioni”, non ci riguardava, onde evitare equivoci interpretativi, ha ritenuto importante levar il vin dai fiaschi e convocare un Parlamentino in materia. Ma già il giorno dopo, con documento datato 1 luglio, Bittarelli comunicava:

Cari Colleghi, abbiamo sicuramente fatto bene ad attivarci per approfondire i contenuti e monitorare gli sviluppi della manovra finanziaria 2011 in approvazione del Consiglio dei Ministri, ma come noi sostenevamo sin dall’inizio, le abrogazioni delle restrizioni all’accesso delle professioni riguardano, come del resto era scritto sulla bozza, “le professioni previste dall’Ordinamento vigente” che quindi non c’entrano nulla con i taxi e gli ncc, perché le “libere professioni” sono quelle regolamentate attraverso un Ordine. Sempre alle stesse professioni erano quindi da riferire le doppie sedi e quant’altro. Era quindi corretto non creare in Categoria inutili allarmismi o strumentalizzazioni di pura natura politica, anche perché si trattava soltanto di una bozza di decreto che sarebbe dovuta passare con i vari emendamenti prima all’approvazione del Consiglio dei Ministri, poi al Senato e poi ancora alla Camera.”

Quindi, io convengo con Bittarelli che si è trattato eccome di disinformazione e strumentalizzazioni! In ogni caso Unica Taxi Cgil converrà sicuramente con noi sul fatto che allarmare la categoria e giocherellare con la rabbia e le paure di chi lavora, non sia il giusto modo di operare per nessun organo di rappresentanza.

Su Tremonti si rischia di fare accademia. Il partito dei liberisti è trasversale come dice Unica Taxi Cgil? Può essere, ma è sofistico affermare ciò. Cerchiamo piuttosto di comprendere dove sia dominante … Tuttavia, per chiarezza, non esistono garanzie a vita in materia, perchè come Unica Taxi Cgil sa bene, siamo dentro un macro-processo guidato dalla finanza internazionale, che mira a schiacciare ogni tentativo protezionistico delle economie nazionali. Ciò che resta a noi cittadini è la libertà di pensiero di cogliere la verità delle questioni: liberalizzare serve solo a trasferire in mano a grossi interessi speculativi degli assets dell'economia reale, che rappresenteranno il sottostante su cui creare strumenti finanziari utili a rifinanziare la bolla speculativa globale (che come vediamo anche solo con gli ultimi casi di Irlanda, Grecia, etc. sta esplodendo).

Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Toscana

Nessun commento:

Posta un commento