La grande manipolazione culturale creata dalla fine degli anni '60 è quella per cui l'economia debba essere rimessa alla famosa "mano invisibile" di Adam Smith, piuttosto che alle coscienti scelte del regolatore politico. Tutta la ricostruzione post-bellica e le Costituzioni da cui essa è partita, è invece il rifiuto di questa falsità, dietro cui in realtà si cela la legge del più forte. Oggi, è con il termine liberalizzazione che si vende questa legge, a tutto dispetto della crescita dell'economia fisica e di un ordine più giusto.



sabato 11 febbraio 2012

Caro Passera, i sindaci dimostrano di esser più “tecnici” delle authority!

Che si sia di fronte ad un attacco nei confronti della politica è evidente.
Siamo infatti al secondo capitolo di quella stagione che nei primi anni '90 portò all'eliminazione di un'intera classe dirigente, per interdire ogni tentativo di resistenza della politica ad un processo di parassitaggio dell'economia nazionale da parte di una serie di interessi finanziari nazionali ed internazionali. Solo all'interno di tale quadro possiamo comprendere le reali motivazioni della affermazione del Ministro Passera per cui sarebbe opportuno “sollevare il sindaco dall'onere di decidere l'ampliamento del numero di licenze dei tassisti”. Gli addetti del settore, infatti, non comprendono le ragioni di una tale affermazione che risulta evidentemente ideologica o portatrice di secondi fini (la destrutturazione del settore, di modo da renderlo facile preda di nuove operazioni di parassitaggio da parte degli squali della finanza). Le parole del Ministro, tra l'altro, mal celano l'idea di inferiorità della politica, delle istituzioni democratiche, degli eletti, rispetto a poteri cosiddetti indipendenti e tecnici. Se l'esser tecnici ed indipendenti si manifesta come fatto dall'Antitrust con la sua recente segnalazione del 5 gennaio 2012, dove (pagg. 68-69) in merito al servizio del trasporto pubblico non di linea (taxi ed n.c.c.) afferma che gli n.c.c. non ne farebbero parte, che un lavoratore tassista non possa avere più di 4 (quattro) licenze – quando in realtà non può averne più di una – , e che il rapporto taxi/abitanti sarebbe “nettamente inferiore a quello delle principali città europee di dimensioni analoghe” (quando invece Milano e Roma hanno un rapporto taxi/abitanti tra i più alti d'Europa), è evidente interrogarsi sulla reale necessità di quello che sicuramente sarà l'ennesimo costoso “poltronificio” di cui nel merito e nel metodo non se ne avverte il bisogno. Infatti, al di là dei luoghi comuni a cui un tecnico come il Ministro Passera non dovrebbe abbandonarsi, quell'istituzione democratica che chiamiamo “Sindaco”, visti i dati, ha dato ampia prova di andare oltre le pretestuosamente temute pressioni di parte.

Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Toscana

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