Firenze, 12.05.10.
Egr. Vicesindaco Nardella,
decorre oggi un mese dall'incontro del 12 aprile, mentre ben tre mesi sono decorsi dall'approvazione
consiliare della mozione sulla trasparenza delle tariffe dei servizi di trasporto pubblico. La stagione turistica è formalmente cominciata.
A rischio di apparire ridicolo a chi è scettico in merito al fatto che quella mozione troverà applicazione, così come altri progetti di sviluppo, sono a sollecitarLa a riguardo.
Il settore taxi, dall'avvio della crisi, ha dimostrato di avere la maturità necessaria per fare sistema, e così concepire l'interesse di parte come un qualcosa che deve essere armonizzato con l'interesse generale.
Ricordo infatti, che i lavoratori di questo servizio pubblico hanno: sospeso fino al marzo scorso l'applicazione degli aggiornamenti tariffari Istat; accettato anche attraverso i radiotaxi - per mero spirito di collaborazione, visto che non ne erano obbligati - l'introduzione del turno libero durante la manifestazione di Pitti Immagine dello scorso gennaio; accolto con piacere l'iniziativa da Lei richiesta di estendere all'intera giornata della Festa della Donna la scontistica prevista nella fascia oraria 21-02; tollerato l'aumento del 50% del cosap, che rappresenta un vero e proprio "azzardo morale" per più motivi.
Tutto questo all'interno di una crisi - che era forse imprevedibile per la politica, ma non certo per molti operatori economici - aggravata dall'incompetente decisione della precedente Amministrazione di aumentare la flotta taxi alla vigilia del pieno manifestarsi della stessa.
La discussione tra le rappresentanze del settore ed il Suo Assessorato è stata sistematicamente resa infruttifera dalla inopportuna disputa – inopportuna in relazione alla richiesta di allineamento tra licenze "S" e licenze ordinarie, non certo per quanto concerne la tacitazione delle cause che hanno portato alla pendenza di giudizio di fronte al Consiglio di Stato – che si ha internamente al settore, tra le 594 licenze ordinarie da una parte (espressesi in assemblea unitaria con l'unanimità di voti contrari all'allineamento delle licenze "S") e le 60 licenze "S" dall'altra.
Questa discussione è stata da Lei organizzata, attraverso quattro tavoli: problematiche inerenti le licenze "S"; problemi relativi all'operatività irregolare di molti n.c.c.; problemi di mobilità; tariffe.
Mi permetto di dirLe, che quando in un documento tecnico, come quello allegatoci all'ultima lettera di convocazione per il 19 c.m., si afferma:
"... una tale misura [di allineamento] risponderebbe anche all’esigenza di potenziamento del servizio taxi [!!!] sia per un miglior contenimento di emissioni inquinanti [!!!] e segnatamente PM 10 come previsto dalla deliberazione della G.R.T. n.246 del 1 marzo 2010 (allegato A, lett. A n5), che per soddisfare una domanda in crescita anche a seguito delle recenti misure di pedonalizzazione [!!!] ...",
non se ne può che evincere, che non è chiara la situazione di crisi in cui versa il settore.
La tabella sotto dovrebbe fare un po' di chiarezza:
Richiesta taxi 2009 Dichiarato lo stato di crisi nazionale del settore
Firenze -30,00% Valutata l'eliminazione della “flessibilità”
Roma -40,00% Ottenuto aumento delle tariffe
Torino -30,00%
Bari -70,00% I tassisti cercano feste private su Facebook
Palermo -50,00%
Napoli -40,00% Tassisti in agitazione
Genova -30,00% Richiesto aumento delle tariffe
Parma -25,00%
Bologna -10,00%
Milano -40,00% Sospesa la doppia guida
(Fonti: Repubblica e Corriere della Sera).
Ora, a parte il fatto che come constata oramai ogni cittadino, non esiste alcuna carenza di servizio, semmai un eccesso di offerta che crea disagi di viabilità anche agli altri mezzi, per lo straboccare dei taxi dai posteggi (oltre che all'aeroporto ed alla stazione SMN, penso anche ai posteggi di Unità, Vespucci, Careggi, Santa Croce, Starnina, Pio Fedi, Rifredi), divenuti piccoli rispetto ai fermi di stazionamento procurati dalla bassa domanda di servizio (e dall'occupazione abusiva di mezzi non autorizzati), ma in ogni caso, può parlarsi seriamente di "potenziamento del servizio" - come fa quel documento tecnico - con un aumento del 3% dell'offerta taxi che l'allineamento procurerebbe? Sempre per la medesima ragione, può parlarsi seriamente di "contenimento di emissioni inquinanti"? Ed in merito alla "domanda in crescita", a cui addirittura avrebbe contribuito la pedonalizzazione, quali sono i dati tecnico-statistici in Vostro possesso per affermare un qualcosa che, quanto meno lascia perplesso chi sta per strada tutto il giorno?
E' ovvio infatti, che se queste sono le credenze che riguardano lo stato in essere del nostro servizio, l'avvio di progetti di sviluppo diretto o indiretto della domanda di servizio, è minata sul nascere.
Cordialmente saluto ed auguro buon lavoro.
Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Toscana
giovedì 13 maggio 2010
Sviluppo della domanda di servizio e false credenze.
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