La grande manipolazione culturale creata dalla fine degli anni '60 è quella per cui l'economia debba essere rimessa alla famosa "mano invisibile" di Adam Smith, piuttosto che alle coscienti scelte del regolatore politico. Tutta la ricostruzione post-bellica e le Costituzioni da cui essa è partita, è invece il rifiuto di questa falsità, dietro cui in realtà si cela la legge del più forte. Oggi, è con il termine liberalizzazione che si vende questa legge, a tutto dispetto della crescita dell'economia fisica e di un ordine più giusto.



martedì 6 luglio 2010

Un +4,8% per i cittadini; un +50% per alcuni tassisti!

Quanto rischia di essere deciso dal Consiglio comunale fiorentino ha tutto il sapore del privilegio e delle leggi ad personam così tanto odiate.
Le 360 ore di servizio radiotaxi in più, sbandierate sui media locali dal Vicesindaco Nardella, rappresentano in sostanza un aumento del servizio taxi di appena il 4,8%. Tanto è irrisorio questo aumento, che conferma quanto è sotto l'evidenza di tutti: non esiste alcuna carenza di servizio taxi a Firenze. D'altronde, tutti i dati di settore lo confermano, e non a caso il servizio taxi fiorentino è considerato a livello nazionale in assoluto il migliore.
Il dato che fa veramente scalpore è che con questo provvedimento preso dall'Amministrazione Renzi, 60 tassisti vedranno aumentare la loro redditività di oltre il 50%, in quanto il turno di lavoro passerà dalle attuali 8 ore (di cui 5 con radiotaxi) a 12 ore (tutte con radiotaxi) nel giro di 10-12 mesi.
C'è da chiedersi del perchè di questo regalo fatto a questi 60 tassisti, in danno agli altri 594. Le ipotesi da mettere sul tavolo sono tre: 1) un capriccioso approccio snobbistico dell'Amministrazione alla questione, secondo la quale non sarebbe “bello” – seppur la fase di crisi del settore suggerisca l'inopportunità sostanziale di questa opzione – avere due tipologie di taxi a Firenze (come invece prevedeva il concorso di tre anni fa per l'assegnazione di nuove licenze taxi); 2) l'Amministrazione Renzi sta cadendo nel bluff portato avanti dalle rappresentanze dei 60 tassisti che beneficeranno del provvedimento, legatamente alle questioni inerenti al giudizio pendente di fronte al Consiglio di Stato; 3) alla luce della lettera pubblicata qualche mese fa su Il Giornale della Toscana a firma del Presidente di Confartigianato Taxi, dove si parlava di promesse fatte durante la campagna elettorale, e considerato che il 90% di questi 60 tassisti fa parte di questo sindacato, sorge spontaneo chiedersi che legame vi sia tra l'Amministrazione Renzi e Confartigianato.
Almeno una di queste tre ipotesi, nasconde il vero motivo di questo provvedimento.

Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Toscana

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