
Le 360 ore di servizio radiotaxi in più, sbandierate sui media locali dal Vicesindaco Nardella, rappresentano in sostanza un aumento del servizio taxi di appena il 4,8%. Tanto è irrisorio questo aumento, che conferma quanto è sotto l'evidenza di tutti: non esiste alcuna carenza di servizio taxi a Firenze. D'altronde, tutti i dati di settore lo confermano, e non a caso il servizio taxi fiorentino è considerato a livello nazionale in assoluto il migliore.
Il dato che fa veramente scalpore è che con questo provvedimento preso dall'Amministrazione Renzi, 60 tassisti vedranno aumentare la loro redditività di oltre il 50%, in quanto il turno di lavoro passerà dalle attuali 8 ore (di cui 5 con radiotaxi) a 12 ore (tutte con radiotaxi) nel giro di 10-12 mesi.
C'è da chiedersi del perchè di questo regalo fatto a questi 60 tassisti, in danno agli altri 594. Le ipotesi da mettere sul tavolo sono tre: 1) un capriccioso approccio snobbistico dell'Amministrazione alla questione, secondo la quale non sarebbe “bello” – seppur la fase di crisi del settore suggerisca l'inopportunità sostanziale di questa opzione – avere due tipologie di taxi a Firenze (come invece prevedeva il concorso di tre anni fa per l'assegnazione di nuove licenze taxi); 2) l'Amministrazione Renzi sta cadendo nel bluff portato avanti dalle rappresentanze dei 60 tassisti che beneficeranno del provvedimento, legatamente alle questioni inerenti al giudizio pendente di fronte al Consiglio di Stato; 3) alla luce della lettera pubblicata qualche mese fa su Il Giornale della Toscana a firma del Presidente di Confartigianato Taxi, dove si parlava di promesse fatte durante la campagna elettorale, e considerato che il 90% di questi 60 tassisti fa parte di questo sindacato, sorge spontaneo chiedersi che legame vi sia tra l'Amministrazione Renzi e Confartigianato.
Almeno una di queste tre ipotesi, nasconde il vero motivo di questo provvedimento.
Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Toscana
Nessun commento:
Posta un commento