Firenze, 10 marzo 2010.
Egr. Sig. Sindaco Renzi,
l'Amministrazione comunale fiorentina ha preso l'insensata decisione di aumentare il cosap fiorentino, accampando una serie di giustificazioni relative all'usura procurata al territorio dalle attività commerciali. Questa maggior usura, era in realtà già scontata dal cosap fiorentino, in quanto quattro volte superiore alla media italiana per gli esercizi non alimentari, e due volte superiore alla media italiana per gli esercizi alimentari. In ogni caso, più che doppio rispetto a città come Bologna, Napoli, Roma, Torino e Milano.
Questa decisione, invece, riteniamo sia stata presa a causa di una errata programmazione dei flussi di entrata e di uscita di bilancio, derivante anche dalla coraggiosa decisione di reinquadrare il ruolo della stimata Polizia Municipale a più opportuni fini, nonché dalla caduta possibilità di avere una legge speciale per Firenze.
Solitamente si addebita al livello nazionale la responsabilità dei continui tagli di spesa e della continua crescita dell'imposizione fiscale (692 €/abitante per Firenze rispetto alla media nazionale di 558 €/abitante). Secondo il rapporto Civicum, curato dal Politecnico di Milano su dati del 2007, in realtà, se il differenziale relativo ai trasferimenti correnti ricevuti dalla Città dai superiori livelli di governo, è di circa il 15% più basso rispetto alla media italiana, questo differenziale è invece prossimo al 70% in meno se considerati i trasferimenti che Firenze riceve dalla Regione Toscana. Un allineamento alla media nazionale di questo valore, significherebbe maggiori entrate per la Città per 25 milioni di euro.
Una cifra ben più considerevole, invece, deriverebbe da una più sana gestione delle spese di auto-amministrazione del Comune a cui viene destinato il 32% della spesa corrente (un valore superiore alla media nazionale). Se l'Amministrazione si allineasse alla più sana gestione registrata dal rapporto del Politecnico milanese, essa potrebbe recuperare l'importante cifra di 62 milioni di euro.
Ecco che, invece che gravare il tessuto economico cittadino con 7 milioni di euro di maggiori tasse, che in specifici casi possono voler dire un aggravio dei costi di gestione anche di 7 mila euro annui – sufficienti in tempi “normali” a far chiudere un'attività, figuriamoci in questa delicata fase economica – , una più sana gestione amministrativa, ed una più equa distribuzione dei trasferimenti regionali alla nostra Città, segnerebbero il recupero di 87 milioni di euro.
Basterebbe già questo per procedere all'abbassamento o addirittura al congelamento del cosap, visto che esso porta 22 milioni di euro nelle casse comunali. Parrà provocatoria la proposta, ma di questi tempi, converrà con me che se di cosap voleva parlarsi, lo si doveva fare in termini di alleggerimento. Se a tutto ciò aggiungessimo la più sana gestione dei posteggi comunali, incomprensibilmente in progressivo rosso di anno in anno, e di quelli delimitati da strisce blu …
RingraziandoLa per l'attenzione, porgo distinti saluti ed auguro un proficuo lavoro.
Claudio Giudici
Presidente Uritaxi Firenze
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